Living in a postcard

status: realizzato nel 2021 – distribuito da Film Option International
un film documentario RT  52’ – Italia
Il turismo è cresciuto senza sosta negli ultimi anni vendendoci un’immagine di destinazioni turistiche da cartoline perfette, ma ha generato anche forti tensioni sociali…

Living in a postcard

Living in a postcard

Status: prealizzato nel 2021
distribuito da Film Option International
email:
lizanne@filmoption.com
un film documentario RT  52’ – Italia

scritto da Christian Nicoletta e Alessandro D’Alessandro
diretto da Christian Nicoletta
prodotto da Reassemblage e 4Rooms
con il supporto del bando Audiovisivo Ligure. POR FESR Liguria 2014-2020

LOGLINE

Il turismo è cresciuto senza sosta negli ultimi anni vendendoci un’immagine di destinazioni turistiche da cartoline perfette, ma ha generato anche forti tensioni sociali. Poi è arrivato il Covid-19 e questi problemi sono passati in secondo piano. In un viaggio tra Cinque Terre , Londra, Venezia, Barcellona e i fiordi Norvegesi andiamo a scoprire la radice di questi problemi e se esisteranno ancora dopo la pandemia.

FESTIVALS

– Cinemambiente Film Festival October 2021
– Boden Film Festival November 2021 (semifinalist)
– British Columbia Environmental Film Festival December 2021
(Honourable Mention)
– Birmingham Film & Television Festival January 2022 (finalist)
Royal Society of Television & Motion Picture Awards March 2022
(outstanding achievement Award)
– Impacte! Human Rights Film Festival of Catalonia April 2022
(special screening in Barcelona)
– North Dakota Environmental Rights Film Festival  April 2022

SINOPSIS

Per anni il turismo ci ha venduto immagini idealizzate di destinazioni turistiche, incrementando i suoi volumi senza sosta, creando crescita economica ma anche drastiche trasformazioni, fino a snaturare in maniera irreversibile quelle stesse immagini da cartolina.
Io vivo alle Cinque Terre, una delle destinazioni turistiche più famose d’Italia, e ho voluto constatare personalmente queste trasformazioni. E’ il 2019 i problemi generati dal sovraffollamento turistico sono ben chiari agli operatori turistici e agli amministratori. Si cercano delle soluzioni ma mancano gli strumenti e una visione comune.

Per capirne di più mi reco al World Travel Market di Londra, il più grande mercato dell’industria turistica al mondo. Proprio qui, dove ogni angolo ed esperienza del pianeta viene venduta alle agenzie turistiche internazionali, hanno creato un panel di esperti che si interroghi sulla sostenibilità del turismo, il Responsible Tourism, e qui capisco che può esistere un turismo che si occupa anche dei residenti e delle loro necessità. Da qui vado a Venezia dove il numero degli abitanti è in continua diminuzione. Qui i cittadini si sono organizzati in gruppi civici che chiedono all’amministrazione che il turismo non sia l’unica risorsa della città. Alla ricerca di modelli positivi vado a Barcellona, dove da anni l’Amministrazione sta cercando di contrastare gli effetti del sovraffollamento turistico. Qui i problemi sono iniziati con la nascita delle piattaforme turistiche online che in ogni destinazione propongono lo stesso modello turistico. Un’altra economia turistica globale è il crocierismo. Dalle grandi città come Venezia ai piccoli fiordi norvegesi le navi da crociera generano enormi flussi turistici che non riescono a essere gestiti dalle località turistiche.

Nel marzo del 2020 arriva il Covid e il turismo si ferma e con lui si fermano tutti i problemi che aveva generato. Ma sono davvero scomparsi? Il Professor Giovanni Semi, sociologo, e con lui gli esperti inglesi del Responsible Tourism, mi spiegano l’impatto della pandemia sul turismo globale e si interrogano su come in futuro questo si adatterà alla nuova normalità.

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